stop Gaza, stop
Dura da troppo tempo (1967, guerra dei Sei Giorni).
è un conflitto su cui l' opinione pubblica si schiera ideologicamente, (pro o contro Stati Uniti? contro? ma allora sei filo-russo, roba da Guerra Fredda) ha provocato in 40 e passa anni lo stesso numero di vittime dei Tutsi in 7 giorni, durante il genocidio in Rwanda.
In Israele i soldi non sono mai mancati (anche grazie a questo conflitto) e i palestinesi, senza questa guerra sarebbero ancora più poveri (gli altri paesi variamente schierati inviano soldi sia a Israele: USA, sia a Palestina: Arabia Saudita, Qatar).
senza questo conflitto, molti di questi paesi nessuno se li filerebbe (vedi alla voce Iran).
i principali protagonisti del conflitto erano e sono persone spregevoli (Arafat, Sharon, Shimon Perez, Netanyau, i capi di Hamas) l' unico che se l' è cavata (infatti fatto fuori), fu Yitzakh Rabin.
è il solito conflitto che oscura da anni altre guerre, ben più sanguinose ed ingiuste.
la kefiah è un orribile indumento, inoltre la sciarpa (perchè la kefiah è una sciarpa) prolunga il decorso di influenze e faringiti.
Le varie road-maps sembrano ideate da un ingegnere pazzo che non tromba da una vita.
Arafat (!!!!!!!!) vinse un Nobel, grazie a questo conflitto.
il giorno in cui ci decideremo tutti a investire in energie alternative (quindi a fare a meno del petrolio), tanti saluti alla Striscia di Gaza.
Per citare Noam Chomsky (linguista, libero pensatore, analista politico ed ebreo-americano), il conflitto sulla striscia di Gaza è destinato a uno status di negoziazione eterna, inaugurata dagli USA a Madrid nel 1991 (anno del primo conflitto in Iraq, non a caso).
Mentre a sentire Danny Rubinstein (commentatore polico israeliano tra i più autorevoli), pare che Israele e Washington presto convergeranno in una forma di autonomia palestinese.
Apparentemente una conquista, ma paragonabile, e paragonata dallo stesso Rubinstein, alla libertà vigilata dei prigionieri di guerra: in cui i palestinesi saranno liberi giusto di cuocersi i pasti e organizzare qualche evento culturale.
In breve: un cambiamento significativo è ancora lontano.
photo: web-stock, autore anonimo